Wostry Carlo *
Trieste 1865 - 1943
Frequentò dal 1882 al 1885 l’Accademia di Vienna e poi quella di Monaco di Baviera, applicandosi al disegno e al ritratto. A Trieste nel 1887 eseguì la Via Crucis per la chiesa di Santa Maria Maggiore. Nelle opere di questi anni, in particolare nei ritratti, si assiste al passaggio da un verismo derivato da F. Von Lembach (Ritratto del Barone P. Sartorio, 1888, Trieste, Museo Civico Sartorio; Ritratto di Adele Fontana Cugi, coll. privata) a forme più agili e luminose, assunte nel periodo monacense dall’impressionismo di M. Liebermann. Dopo una serie di viaggi in Spagna, Ungheria e Russia, grazie alla borsa di studio Rittmeyer soggiornò per due anni a Roma (Lagrime, esposto alla Mostra degli Amatori e Cultori del 1895). Dal 1895 al 1902, trasferitosi a Parigi, cercò spunti nella pittura francese del XVIII secolo e si aggiornò sugli esiti del Postimpressionismo (Scena boschereccia, 1902, Trieste, Museo Revoltella). Fu tra i promotori del Circolo Artistico Triestino e, dal 1910, insegnante di disegno alla Scuola Industriale. Fu anche incisore e scultore e come decoratore lavorò in diverse chiese degli Stati Uniti.