Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Vacca Luigi *

VACCA LUIGI
Torino 1778 - 1854
Allievo del padre Angelo senior, di F. Collino e di L. Pécheux, fu attivo per cinquant’anni come scenografo per i teatri Regio e Carignano di Torino (bozzetti presso l’Accademia Albertina e la Biblioteca Reale di Torino) e insegnò scenografia presso l’Accademia della città. Fu anche autore di quadri di soggetto storico (Il voto degli abitanti di Carmagnola per la cessazione della peste, 1810, collegiata di Carmagnola, Torino) e mitologico (La vendetta di Latona, comparso all’Esposizione retrospettiva della Promotrice torinese del 1892). Rilevante fu anche la sua attività di decoratore in edifici civili e religiosi (1810, palazzo Pellizzari, Valenza, Alessandria; 1820, castello di Covone, Cuneo; 1826-1827, abbazia di Altacomba, Savoia; 1844 ca., chiesa dei SS. Martiri a Torino). Il figlio Cesare (1803 ca. -1836) seguì l'orientamento paterno nella scenografia. Dal 1829 al 1835 lavorò in Sardegna, in particolare a Sassari (Palazzo Civico, Teatro, Università, Duomo), anche in collaborazione con P. Bossi e G. Cominotti. A Cesare (o al padre), è stata attribuita la pala con la Vergine della chiesa della Consolata a Porto Torres, Sassari.

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