Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Sorio Luigi *

SORIO LUIGI
Cerea (Verona) 1835 - Milano 1909
Residente già dal 1836 a Verona, si formò all'Accademia locale di Belle Arti, si mise in luce con le sue composizioni di gusto romantico (Il bacio, Verona, Galleria d'Arte Moderna) che comparvero alle esposizioni della Società di Belle Arti (1868, Beatrice Cenci; 1869, Margherita, dal Faust) insieme a dipinti di storia (1865, Esuli polacchi; 1874, Tommaseo). Successivamente, trasferitosi a Milano, allargò la sua produzione ai dipinti di genere (Idillio, Distrazione, inviati a Roma nel 1883), ai paesaggi (Piazza delle Erbe, esposto a Verona nel 1884; Volto Barbaro a Verona, 1890 ca., coll. privata), alle scene di cronaca contemporanea, dove sfruttò le possibilità della fotografia nella presa diretta sulla realtà (Episodio dell’inondazione di Verona del 1882, esposto a Verona nel 1883), ma soprattutto si dedicò al ritratto, affermandosi con una produzione 'ufficiale'. Fin dal 1869, infatti, aveva vinto il concorso accademico per un Ritratto del Re Vittorio Emanuele II, divenendo socio attivo dell’istituzione veronese; altre prove in questo genere di pittura, dove prevalgono i tagli a mezzobusto e gli sfondi monocromi, sono il Ritratto di Luigia Gemma Bracht (coll. privata) e quello della soprano Isabella Galletti Gianoli (Milano, Museo Teatrale alla Scala). Nel 1892 fu presente all'Esposizione Colombiana di Genova con un apprezzato Viva Il Re, acquistato da Umberto I per la Villa Reale di Monza.

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