Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Sereno Costantino *

SERENO COSTANTINO
Casale Monferrato (Alessandria) 1829 - Torino 1893
Compì gli studi all'Accademia Albertina di Torino nei primi anni '40. La sua formazione risentì del clima romantico nel quale convissero l’attenzione per la pittura del Seicento e l’elaborazione di purismi neocinquecenteschi. Esordì come pittore di soggetti storici e letterari, interpretati in chiave emozionale, con impianto ed effetti chiaroscurali enfaticamente teatrali (Maria de' Ricci, 1850, Torino, Palazzo Reale). Dopo il 1860, con il progressivo declino degli ideali risorgimentali, si dedicò a dipinti di atmosfera intimistica (Gli ultimi ricordi della madre morente alla figlia, 1865, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e a scene di genere, con risultati più felici per il fresco gusto narrativo e la scioltezza della pennellata (Bartolo e Rosina, esposto a Torino nel 1867). Negli stessi anni ebbe numerosi incarichi come frescante: in Palazzo Carignano a Torino e in molti cantieri di edifici religiosi (Duomo di Casale Monferrato, 1860-1861; santuario della Consolata, chiese di San Secondo e di Maria Ausiliatrice a Torino; Angeli, Assunzione della Vergine, 1865, chiesa parrocchiale di Fubine, Alessandria). Alla Promotrice torinese, dove espose dal 1844 al 1888, incontrò le riserve della critica, ma ottenne apprezzamenti dal pubblico e acquisti dalla famiglia reale (1861, Madonna Gualdrada, Torino, Palazzo Reale). Nell'arco della sua lunga attività, si dedicò anche alla decorazione di teatri e, nell’ultimo decennio, all'esecuzione di mosaici e vetrate.
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