Revelli Vincenzo Antonio *
Torino 1764 - 1835
Nipote di C. F. Beaumont, si formò presso l’Accademia Albertina di Torino, sotto la guida di L. Pécheux. Nel 1878 si trasferì per il perfezionamento a Roma e qui esordì come ritrattista. Rientrato in Piemonte, affiancò ai ritratti la pittura storica e di genere e la pittura decorativa, con composizioni ariose e vivaci, sostenute da grande abilità tecnica, che rimandano al modello di Beaumont. Durante l'occupazione francese adottò uno stile di chiara impronta neoclassica e prese parte alle esposizioni napoleoniche del 1805 (Il giudizio di Caifa, Olimpia abbandonata da Bireno), del 1811 e del 1812 (Ritratto di Carlo Allioni, Torino, dipartimento di biologia vegetale dell’università), del 1820 (Ritratto del conte Bogino). Tra il 1815 e il 1823 viaggiò in Europa, soggiornando a lungo a Parigi e a Londra. Sue opere di carattere religioso sono conservate nel Duomo di Oneglia (tra le altre Ultima cena, 1826).