Rapisardi Giuseppe *
Catania 1799 - 1853
Salvo un breve viaggio a Roma verso il 1843, la sua formazione avvenne esclusivamente in ambito locale, dapprima presso il laboratorio artigianale del padre e poi presso M. Desiderato, interprete in Sicilia del tardo Barocco romano. Si perfezionò inoltre copiando dalle incisioni i maestri antichi, in particolare P. Novelli. Esordì nel 1826 decorando alcune residenze di Catania con figure di illustri siciliani (perdute). Attivo poi come ritrattista della borghesia catanese e pittore di soggetti religiosi in chiese della regione, mantenne uno stile strettamente accademico in opere come San Giuseppe da Copertino (1830, chiesa di San Francesco d’Assisi, Catania), Santa Lucia condotta al martirio (1843, monastero di Santa Lucia, Adrano), L'Assunta (chiesa di San Benedetto, Cerami). Di maggior interesse appaiono Ritratto di famiglia (1848, Catania, Museo Civico) e gli affreschi con S. Pietro affida a S. Giuliano la missione di evangelizzare (1842, chiesa di San Giuliano, Catania).