Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Queriau Luigi*

QUERIAU LUIGI
Napoli 1842 - Messina 1908
Fu avviato all'arte dal padre, Fortunato, mediocre architetto e scenografo. Si accostò agli ambienti culturali napoletani gravitanti intorno a D. Morelli e a F. Palizzi e nel 1862 presentò alla Mostra della Promotrice partenopea un dipinto storico: Sette dolori di Enguerrado di Marigny condotto al supplizio (perduto). Trasferitosi con la famiglia a Messina, frequentò dal 1863 i corsi di nudo diretti da M. Panebianco. Buona parte della sua produzione devozionale, caratterizzata dalle influenze morelliane, venne realizzata nel piccolo centro di San Pier Niceto, nel Messinese, dove si trovano i SS. Cosma e Damiano (1871, chiesa madre), quattro affreschi con Storie di Cristo (1875-1884, chiesa di San Giacomo) e Sant'Antonio abate (1881, per la chiesa omonima). Nel 1872 realizzò il sipario per il teatro Comunale di Caltanissetta (Il Parnaso, perduto) e nel 1878 quello per il teatro Regina Margherita di Agrigento (Esseneto ritorna vincitore dallo stadio di Elea, perduto). Nel 1876 partecipò all’Esposizione di Philadelphia con un quadretto di genere, probabilmente affine al piccolo dipinto con Giovane donna e un cane (1882, coll. privata). Negli ultimi anni intensificò l'attività di insegnante e polemista, unitamente a quella di architetto e di macchinista teatrale. Morì vittima del terremoto di Messina del 1908.

Questo Sito Web utilizza la tecnologia 'cookies'. Continuando ad utilizzare questo sito stai autorizzando l'utilizzo dei cookies.