Piervittori Mariano*
Tolentino (Macerata) 1817 - Orvieto (Terni) 1888
Dopo una prima formazione presso la perugina Accademia di Belle Arti, l’artista è documentato nel 1837 a Roma. Gli esordi della sua intensa attività, svolta per lo più in Umbria, coincisero con interventi decorativi in edifici religiosi, che gli consentirono di mettere a punto un ricco repertorio di motivi rivisitato poi più volte (chiesa del Carmine, Perugia, 1854-1858, con V. Baldini; chiesa della Maddalena, Castiglione del Lago, 1858). Fu tuttavia nell’ambito della decorazione profana che seppe pienamente esprimere una fastosa creatività neobarocca, incontrando il favore della committenza pubblica e privata. Allegorie e temi storici, inseriti in un vivace tessuto ornamentale, ispirarono gran parte delle invenzioni con cui ornò numerose dimore della ricca borghesia umbra (fra le altre, Casa Panbuffetti, Montefalco, 1858-1859; Palazzo Baldeschi al Corso, Perugia, 1867-1868; Palazzo Bonelli-Farina, Città della Pieve, 1875; Palazzo Felici, Orvieto, 1880-1883) e vari teatri (Porto San Giorgio, sipario, 1860; Città della Pieve, sipario, 1870; Perugia, teatro Morlacchi, 1871-1874). Intervenne in diversi palazzi comunali (Bevagna, 1862- 1863; San Severino Marche, 1882-1886; Foligno, 1884-1887) traendo spunto da episodi e personaggi legati alla storia locale; nei palazzi della Prefettura e della Provincia di Perugia (1871-1875) collaborò con D. Bruschi all'esecuzione di allegorie e di scene di genere.