Pasqualoni Vincenzo*
Orvieto (Terni) 1820 - Roma 1880
Il primo apprendistato nella città natale fu seguito dal perfezionamento a Roma sotto la guida di T. Minardi; nel 1842 ottenne un premio dall'Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Avviò presto un'intensa produzione, per lo più a carattere devozionale, pienamente aderente all'estetica purista. Il suo lavoro più noto è la decorazione a fresco del catino absidale della chiesa di San Nicola in Carcere (1865-1866), alla quale si aggiunsero la Madonna e Santi a San Nicola dei Prefetti (1869), San Giuseppe Labre, la Vergine e la SS. Trinità a Santa Maria d'Aquiro (1877) e La Resurrezione della figlia di Giairo nel portico del cimitero del Verano. Nel Lazio lavorò anche a Montefiascone e a Castiglione Teverina; altre sue opere si trovano in Umbria, a Orvieto (Immacolata Concezione, seminario; interventi nel Duomo).