Pascal Angelo *
Torino 1858 - 1888
Avviato dal padre agli studi scientifici, li abbandonò presto per dedicarsi alla pittura. All’Accademia Albertina di Torino fu allievo di A. Gastaldi, dal quale derivò la predilezione iniziale per i soggetti storici e la finitezza del disegno. In seguito trattò la scena di genere e il paesaggio, spesso ispirandosi ai dintorni di Condove, nella Val di Susa, dove aveva dovuto soggiornare per curare la tisi che avrebbe causato la morte prematura dell'artista. Le sue opere sono costruite con poche, larghe pennellate e connotate dalla ricerca di adesione realistica al soggetto (Baccante, 1887, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Lasciò in-compiuti alcuni dipinti (Per la festa dell'indomani, 1888, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) a causa della natura impetuosa e volubile del carattere. Dal 1881 al 1888 partecipò alle mostre della Promotrice torinese (che nel 1925 gli avrebbe dedicato una retrospettiva); fu presente anche alle esposizioni di Venezia (1881) e di Milano (1883).