Parin Gino *
Trieste 1876 - Bergen-Belsen (Germania) 1944
Di famiglia ebraica, oltre che con lo pseudonimo Gino Parin, è ricordato dalle fonti anche con il suo vero nome, Federico G. Pollack. Si formò a Trieste con E. Scomparini e G. Navarra per poi passare nel 1895 all'Accademia di Monaco, dove seguì i corsi di K. Raupp, che lo introdusse nella associazione artistica “Münchener Künstler Genossenschaft”. L’ambiente monacense fu assai, stimolante per l’artista, che guardò con interesse al realismo di F. S. von Lenbach e al movimento secessionista di F. von Stück (Armonia in bianco e rosso, 1914, Trieste, Museo Revoltella). Nei primi anni del secolo si recò in Inghilterra a studiare i Preraffaelliti e in particolare A. V. Beardsley (Autunno, Trieste, Museo Revoltella). Predilesse la pittura d’interni e i ritratti femminili (La signora F. T., esposto a Firenze nel 1909), passando dal decorativismo liberty a un graduale accostamento alle poetiche novecentiste. Durante la seconda guerra modiale fu deportato e morì in campo di concentramento.