Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Panario Santo*

PANARIO SANTO
Quarto (Genova) 1786 - Genova 1871
Fu allievo a Genova dell’Accademia Ligustica, dove espose con frequenza ritratti, miniature e quadri religiosi, che costituirono la sua produzione più nota. A questa affiancò in seguito la realizzazione di soggetti mitologici e di scene di genere, come rivelano i titoli delle opere presentate alle esposizioni della Promotrice genovese, dove fu presente dal 1851 al 1867. Lavorò spesso in collaborazione con il figlio Giovanni Battista, che fu suo allievo, come pure l’altro figlio, Alessandro. Raggiunse buona fama di ritrattista, con commissioni anche da parte dei Savoia e di diverse corti europee (suoi ritratti in miniatura, ad acquerello, matita e olio sono conservati presso la Galleria Civica d’Arte Moderna di Genova Nervi, mentre il Ritratto del marchese Antonio Brignole Sale si trova nel Museo degli Ospedali Civili di Genova). In alcune chiese genovesi sono collocate sue opere religiose le quali, diversamente dai ritratti orientati verso forme neoclassiche, rivelano la persistenza di modi tradizionali tardobarocchi.

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