Olivero Matteo *
Acceglio (Cuneo) 1879 - Saluzzo (Cuneo) 1932
All Accademia Albertina di Torino fu allievo di L. Bistolfi e di G. Grosso. Dopo un avvio da scultore si rivolse alla pittura, esordendo alla Quadriennale torinese del 1902 con Ultime capanne. In contatto con G. Pellizza da Volpedo e con lo scultore M. Rosso, fu legato al divisionismo di G. Segantini, assumendone volentieri anche le tematiche. Presentò alla Biennale di Venezia del 1905 «E maledice il giorno che rimena il servaggio» e Ultimi raggi e a quella del 1907 Dopo la neve il sole. A Torino e a Roma, nel 1905, espose un quadro di figura, Tristezza (1904, Lima, Perù, Museo d'Arte Italiana).