Moricci Giuseppe *
Firenze 1806 - 1879
Studiò all'Accademia di Belle Arti di Firenze, esordendo nel 1828 come pittore di storia, ma già dal 1834 iniziò a volgere i suoi interessi verso la pittura di genere: quell’anno infatti presentò all'Accademia Un arrotino ambulante. Si dedicò a questi temi con atteggiamento affabile e condiscendente, soffuso di gar-bata ironia nei confronti dei personaggi, spesso raffigurati in contesti urbani (Offerta dell'olio in piazza Santissima Annunziata 1843, Firenze, Istituto Germanico). Espose con regolarità alle mostre fiorentine, ma anche a quelle di Genova, di Torino e di Milano, dove nel 1847 presentò Il bacio della reliquia (Firenze, Gal-leria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti). Frequentatore del Caffè Michelangiolo, fu amico di A. Tricca che lo ritrasse sovente in caricatura. Nel 1859, come altri artisti, si dedicò ai temi risorgimentali e, contemporaneamente a G. Fattori, trasse motivi d’ispirazione dall’arrivo delle truppe francesi in Toscana (Fucilieri francesi alle Cascine, esposto alla Promotrice di Firenze nel 1860). Risolto in chiave sentimentale e vicino al Realismo lombardo è il tema svolto in La lettera del volontario italiano (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), inviato alla Promotrice del 1861.