Molteni Giuseppe *
Affori (Milano) 1800 - Milano 1867
Iniziò gli studi presso la milanese Accademia di Brera (1815) con G. Longhi, indirizzandosi poi al restauro sotto la guida di G. Guizzardi, a Bologna. Seguirono soggiorni a Parma e a Roma. Fatto ritorno a Milano, aprì uno studio dove avviò una qualificata attività di restauratore e di consulente per prestigiose collezioni italiane ed europee. Si legò d’amicizia con artisti e letterati, come F. Hayez, G. Migliara, P. Palagi e T. Grossi, e da quell’ambiente gli vennero le prime richieste di ritratti (Ritratto del pittore G. Migliara e Ritratto del pittore paesista M. Gozzi, esposti a Milano nel 1829), presto seguite da altre di maggior prestigio (Carlo Vassalli, Milano, Museo del Risorgimento; Ferdinando I d'Austria, 1836, Milano, Galleria d'Arte Moderna; Marchese G. Pallavicino Trivulzio, 1847, coll. privata). A questa fortunatissima attività Molteni affiancò quella di pittore di genere, inserendo nel suo repertorio la raffigurazione dei sentimenti degli umili e dei sofferenti, resa con la medesima abilità e finezza descrittiva (Una vecchia filatrice di seta, esposto a Milano nel 1835; Uno spazzacamino assiderato dal freddo, esposto a Milano nel 1837; La signora decaduta, Brescia, Galleria Tosio Martinengo; La morte del bimbo, Milano, Galleria d'Arte Moderna). Socio d’arte dell’Accademia di Brera dal 1839, poi consigliere ordinario dal 1851, nel 1854 fu nominato conservatore della Pinacoteca braidense.