Mancini Carlo *
Milano 1829 - 1910
Venne iniziato alla pittura dallo zio, R. Barbiano di Belgiojoso, completando la propria forma-zione presso l’Accademia di Brera, sotto la guida di G. Bisi. Ben inserito nei salotti milanesi più colti, si nutrì di sentimenti patriottici e combattè come volontario nelle guerre d’Indipendenza. Si dedicò alla pittura di paesaggio con vedute di tema lombardo e soggetti ispirati ai suoi soggiorni all'estero. Dal 1859 frequentò regolarmente le esposizioni di Genova e Torino, ma soprattutto di Milano: nel 1862 espose a Brera Fattoria presso Yport, Normandia (Milano, Pinacoteca di Brera) e nel 1863 Ave Maria della sera (Milano, Accademia di Brera), nel quale sono riconoscibili suggestioni dalla pittura inglese di paesaggio. Nel 1872 presentò Le frane di Bellaguarda (Milano, Accademia di Brera) e venne eletto membro del consiglio accademico. Dei viaggi intrapresi dal 1875 (anche in Egitto e in Birmania) resta traccia nel gruppo di bozzetti conservati alla Galleria d'Arte Moderna di Milano.