Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Maldarelli Federico *

MALDARELLI FEDERICO
Napoli 1826 - 1893
Si formò sotto la guida del padre, Gennaro, e dal 1839 all'Accademia napoletana di Belle Arti con C. Angelini. Completati gli studi a Roma, come allievo del Real Pensionato (1851-1855) presentò diverse opere alla Mostra Borbonica del 1855 (fra le altre Santa Gliceria, acquistato dai Borboni; La Comunione di Santa Vittoria, Il pittore e sua moglie nello studio, acquistato da G. Vonwiller). Nel 1859, già professore all'Accademia, espose a Napoli L'assunzione della Vergine; al quadro di tema sacro tornò poi di frequente per importanti commissioni pubbliche (Cristo nell'orto del Getsemani; Riposo dalla fuga in Egitto, 1864 ca., Napoli, cappella del Palazzo Reale; Visitazione di Santa Elisabetta, chiesa dei Santi Severino e Sossio, Na-poli). Negli anni '60 si orientò verso il genere neopompeiano (Poppea, esposto alla Promotrice napoletana del 1862; Toletta di una donna pompeiana, esposto a Torino nel 1863), che determinò gran parte della sua fortuna successiva, a cominciare dalla Mostra di Parma del 1870, dove presentò Donne romane che offrono le proprie gioie al pubblico erario, Nidia e Ione (già acquistato dal re), La stanza da letto di una donna pompeiana (Avellino, Amministrazione Provinciale). L'artista aderì a un gusto in rapida ascesa con una pittura levigata e sapiente, ma giudicata troppo fredda già dai contemporanei.
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