Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Lipparini Ludovico *

LIPPARINI LUDOVICO
Bologna 1800 - Venezia 1856
Del periodo giovanile trascorso a Bologna non si hanno notizie certe. Trasferitosi a Venezia, si avvicinò all’ambiente accademico e in particolare a L. Cozza e a T. Matteini; esordì nel 1820 con Filottete ferito (coll. privata), presentato in gara con F. Hayez, con il quale divideva lo studio. Nell’impostazione formale e nella resa cromatica, l'opera rivela l'influenza di Matteini, ben presente anche nelle opere successive (Socrate scopre Alcibiade nel gineceo, 1829-1830) e soprattutto nella ritrattistica. Affrontò questo genere pittorico fin dagli inizi della sua attività: insieme ai ritratti dei generali dello stato maggiore austriaco (eseguiti nel 1822 durante un viaggio a Roma e a Napoli), ne rimane una celebre testimonianza in quello di Leopoldo Cicognara (1825, Venezia, Galleria dell'Accademia). A conferma della sua consolidata posizione nell'ambiente artistico veneziano, nel 1831 l'Accademia gli affidò la cattedra di elementi di figura e, nel 1848, quella di pittura. La sua produzione è caratterizzata dalla piena adesione al gusto e ai soggetti neoclassici fino agli anni '30 (Achille in atto di impugnare le armi, 1832; La famiglia di Caino, 1837), quando cominciò a guardare, con successo, a una nuova poetica storica d'ispirazione romantica, che prendendo a pretesto episodi della lotta per l'indipendenza greca coniugava in modo spregiudicato le valenze morali al gusto orientalista (Costantino Ipsilanti rimproverato da un banchiere armeno, esposto a Milano nel 1834; Il giuramento di Lord Byron, Treviso, Museo Civico; Morte di Marco Botzaris, Trieste, Museo Civico Sartorio).
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