Lenzi Michele *
Bagnoli Irpino (Avellino) 1834 - 1886
Iscrittosi nel 1851 all'Accademia di Belle Arti di Napoli, seguì i corsi di G. Mancinelli e di A. Guerra. Presentò alcuni dipinti alle mostre borboniche (1851, 1855, 1859) e fra il 1862 e il 1871 espose con assiduità alla Promotrice Salvator Rosa. Condivise gli ideali liberali e patriottici con gli amici pittori A. Martelli e A. Cefaly e con quest’ultimo, dal 1861 al 1864, partecipò al progetto della Scuola d'Arte di Cortale. Nei suoi quadri, stilisticamente fedeli alla lezione palizziana, sono raffigurate scene d’interno con episodi tratti dalla vita quotidiana, derivanti dagli esempi di G. Toma e del lombardo G. Induno (I primi passi del fanciullo, esposto alla Promotrice di Napoli del 1867, documentato a Napoli, coll. della Provincia). Trattò anche soggetti garibaldini (Un garibaldino che ritorna in famiglia, esposto a Firenze nel 1861 insieme con Scuola di bimbe), oltre alla pittura di paesaggio con intenti di documentazione (Ricostruzione di un ospizio di ricovero sugli altipiani del monte Laceno, Avellino, Amministrazione Provinciale).