Guerra Achille *
Napoli 1831 - Roma 1904
Come alunno dell’Accademia di Belle Arti di Napoli partecipò alle mostre borboniche del 1851 e del 1855 con studi di figura e di paesaggio. Nel 1859 si presentò nella stessa sede con opere più impegnative: un ritratto e un quadro di ricostruzione storica intitolato Carcere in cui siede impavida donna con figliolino che rigetta le istanze per evitare il martirio. Dal 1864 si spostò a Roma, di dove inviò alle mostre napoletane ritratti storici e quadri di genere (1864, I cardinali di Sorrento e di Volterra Legati di Papa Giulio II a Cesare Borgia). Trasferitosi definitivamente a Roma, dal 1865 prese parte assidua alle mostre degli Amatori e Cultori, presentando quadri di tema storico-letterario (1872, La predica al Colosseo; 1877, Federico Borromeo lascia la casa del Sarto; 1880, Interrogatorio di B. Cenci; 1884, Bernini mostra il suo bozzetto della Fontana di Piazza Navona), scene di genere e di soggetto popolare (1880, La bottega del fabbro; 1893, Preparativi di festa) e studi di paesaggio (1885, Studio di barche; 1888, Santuario Metelliano). Nella sua varia produzione mantenne saldi i fondamenti della originaria cultura accademica e neoclassica nel corretto disegno, nella chiarezza compositiva e nell’armonia esemplare delle figure. Fu anche autore di opere di sog-getto sacro, delle quali si ha un esempio nei dipinti della badia di Cava de’ Tirreni (Madonna e il Bambino, S. Marco risana i bambini, La disciplina monastica, Il miracolo dei pesci operato da S. Pietro Benedettino e i ritratti degli abati M. Morcaldi e B. Bonazzi).