Giuliano Bartolomeo *
Susa (Torino) 1825 - Milano 1909
Compiuti gli studi con G. B. Biscarra e C. Arienti all’Accademia Albertina di Torino, li perfezionò con alcuni soggiorni a Firenze. Dal 1846 espose alle mostre della Promotrice torinese dipinti di soggetto storico-letterario, elogiati dalla critica (Esuli italiani che piangono la patria perduta, 1851; Pia de' Tolomei, 1860). Nel 1857 fu nominato assistente di E. Gamba alla cattedra di disegno dell'Albertina e poi insegnante di disegno all’Accademia militare. Trasferitosi a Milano nel 1860, insegnò all’Accademia di Brera come assistente di R. Casnedi e prese parte alla vita artistica della città, esponendo opere che confermano la predilezione per il genere storico (Passaggio travaglioso per Susa dell'Imperatore Federico Barbarossa, 1865, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Si orientò poi gradualmente verso il quadro di genere, anche in costume (Idillio, Novara, Galleria d'Arte Moderna; Lo sloggio forzato, 1867, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna), e verso il paesaggio campestre, nel quale già i contemporanei ravvisarono influenze del francese J. Breton. Fu presente anche alle esposizioni di Parigi (1867, La songe de Parisina, Torino, Museo Civico), di Anversa (1885) e di Milano (1894, La conversazione galante, Monza, Villa Reale). Prese parte alla decorazione della galleria Vittorio Emanuele II di Milano con soggetti allegorici (1865-1867, L'Asia, L'Industria).