Gelli Edoardo *
Savona 1852 - Firenze 1933
Frequentò l’istituto d’Arte di Lucca e in seguito lo studio di A. Ciseri a Firenze, dove approfondì lo studio del ritratto. Per ragioni economiche, agli inizi si dedicò alla litografia e alla pittura di genere in costume storico, realizzando scenette gustose con grande abilità formale. Le qualità tecniche, unite a un sottile spirito d’osservazione, gli consentirono una larga affermazione come ritrattista, tanto che nel 1886 fu chiamato a Vienna per ritrarre l’imperatore Francesco Giuseppe e vi rimase poi tre anni, per far fronte ai tanti ordini ottenuti. Col crescere della fama trascurò per diverso tempo le mostre locali, ma fu presente fra l’altro all’Esposizione Internazionale di Anversa del 1885 (Carlo I nello studio di Van Dyck), alla Biennale di Venezia del 1905 (Ritratto d'uomo, Redenzione, Compagnia di ventura, Trieste, Museo Revoltella) e alla Nazionale di Milano del 1906 (Sirena). Fra i suoi ritratti ricorrono numerosi quelli di amici, artisti e intellettuali come Diego Martelli, Il pittore Ernesto Bellandi (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti) e Antonio Puccinelli (1890, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).