Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Gaeta Enrico *

GAETA ENRICO
Castellammare di Stabia (Napoli) 1840 - 1887
Formatosi, all'Accademia di Napoli, seguì dapprima i modi di G. Gigante per poi accostarsi a M. De Gregorio e alla Scuola di Resina. Con Interno dei Santi Apostoli in Napoli esordì nel 1864 alla Promotrice di Napoli, dove continuò a essere presente sino al 1886 (1867, Il Campanile di Santa Chiara e Interno de' Girolomini). Al genere degli interni affiancò presto il tema delle rovine pompeiane, rese con una limpidezza che richiama esplicitamente la lezione di De Gregorio (Arco trionfale nel Foro di Pompei, esposto a Napoli nel 1873, Napoli, Museo di Capodimonte). Espose a Mlano nel 1872 (Interno del convento dei Girolomini-Castellammare, Casa di Castore e Polluce - Pompei e Casa privata nella via Mercurio in Pompei), nel 1879 e nel 1881. Nella sua produzione furono poi preminenti i paesaggi di Castellammare, realizzati sia a olio sia ad acquerello: alla Promotrice di Torino del 1875 ne presentò quattro (fra gli altri, Torre del secolo IV per la difesa dei Saraceni fuori di Castellammare). Notato dalla critica all'Esposizione di Napoli del 1877 (dove inviò fra l'altro II mattino nel burrone, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), fu presente a Roma alle mostre degli Amatori e Cultori, dal 1879 al 1882, e all'Esposizione Internazionale del 1883 con Reggia!!! dei proletari.

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