Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Da Rin Tommaso *

DA RIN TOMMASO
Vigo di Cadore (Belluno) 1838 - Venezia 1920
Dopo i primi studi a Laggio di Cadore, si iscrisse all'Accademia di Venezia nel 1855, allievo di M. Grigoletti e P. Molmenti. Negli anni giovanili diede inizio a un’intensa produzione di ritratti che proseguì fino alla maturità (Vigo di Cadore, Biblioteca Cadorina). Legato alla committenza aristocratica trentina e austriaca, soggiornò a Bolzano, a Trieste e a Vienna, mantenendo pur sempre i contatti con il nativo Cadore, dove lasciò numerose pale d’altare nelle chiese di Perarolo (Adorazione del bambino), di Vigo (Gesù tra i fanciulli, 1866), di Laggio, di Padola e di Auronzo (Sacra famiglia, 1902): opere caratterizzate, nel corretto impianto del disegno, dalla fusione di motivi neoclassici e di spunti romantici derivati da Grigoletti. Dopo l’esordio veneziano, nel 1866, prese parte all’Esposizione Nazionale di Torino del 1880 (Cristo caccia i mercanti dal tempio), a quella di Belle Arti di Roma del 1883 (Cristo benedice i fanciulli) e alla mostra di Torino del 1884 (Maddalena, Nell'età della pietra). Alla prima Triennale di Milano del 1891 presentò Promessa sposa e La bambola rotta; alla seconda Triennale del 1894 espose Una decapitazione.
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