Chelli Carlo *
Livorno 1815 - Firenze 1890
Fu all'Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1834 al 1837, periodo nel quale è anche ricordato il suo intervento, al fianco di E. Pollastrini, nella decorazione del Salotto neogotico di Palazzo de Lardarel a Livorno. Per la stessa famiglia eseguì anche diverse copie dall'antico. Dipinse nel 1844 un Martirio di San Simone per la chiesa dell’Ardenza presso Livorno. Nel 1861 partecipò alla prima Esposizione Nazionale a Firenze con un soggetto religioso e due temi storici: uno caro al Romanticismo, Le ultime ore di Beatrice Cenci e uno di storia contemporanea, Il dolore sulle tombe dei martiri della Italiana Indipendenza. Dai rapporti con l'ambiente livornese ebbe commissioni per opere in edifici religiosi (San Rocco, 1866, chiesa di San Benedetto), e ritratti (Vittorio Emanuele II, 1860; Francesco e Aspasia Baldini, Livorno, Comune). Nel 1884 partecipò all’Esposizione Generale di Torino con quattro opere: Galileo Galilei minacciato della tortura; Servite Dominum in laetitia; Pensa a me! l'amante dei fiori; L'incontro di due sorelle.