Carelli Gabriele *
Napoli 1820 - Mentone 1900
Figlio di Raffaele, si formò, insieme al fratello Gonsalvo, sotto la guida del padre indirizzando poi il proprio interesse verso la pittura d’interno che interpretò con vivace spirito realista. Esordì alla Mostra Borbonica del 1841 (Interno di una cappella) ed espose alle edizioni successive (Il sepolcro di Jacopo Sannazzaro, 1845, Napoli, Avvocatura dello Stato; La Sacrestia di San Domenico Maggiore, Napoli, Museo di Capodimonte), ottenendo quei riconoscimenti che gli valsero la commissione di Kappen Craven per i disegni dei Sepolcri di Napoli. Nel 1847, al seguito del duca di Devonshire, si recò a Chatsworth, in Inghilterra, dove soggiornò diversi mesi. Successivamente, da un viaggio a Malta riportò l’Interno della chiesa di S. Giovanni, esposto a Napoli nel 1851 con altre opere fra le quali Regie tombe nella chiesa di S. Lorenzo. Pur dedicandosi anche al paesaggio, la sua principale attività restò quella delle vedute d'interno che comparirono anche alle mostre borboniche del 1855 (Interno della Cattedrale di Salerno) e del 1859 (Monumento del Cardinale Brancaccio) e alle promotrici napoletane del 1862 (Coro di S. Maria in Portico) e del 1863 (Cortile di Palazzo Vecchio a Firenze, La Sala del Bargello, acquerelli). Dal 1866 al 1892 l'artista si trasferì a Londra dove negli anni '80 espose alla Royal Academy interni e paesaggi ripresi in Inghilterra, Olanda, Francia e Svizzera.