Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Callani Maria*

CALLANI MARIA
Milano 1778 - Parma 1803
Figlia di Gaetano, autore di pale d’altare e noto per le imprese decorative a fresco, Maria si trasferì a Parma probabilmente nel 1787, quando il padre fu chiamato alla cattedra di paesaggio dellAccademia, circostanza che le consentì l’accesso all'istituto altrimenti precluso alle donne. Ebbe rapporti diretti con l’ambiente milanese, prediligendo nella sua vasta ritrattistica i modi di A. Appiani (Autoritratto, Parma, Galleria Nazionale) e di G. Bossi (Ritratto del padre, Parma, Galleria Nazionale). Nel 1801 l'artista si aggiudicò il secondo posto, dopo Bossi, al concorso milanese per celebrare la vittoria di Napoleone a Marengo (La ri-conoscenza della Cisalpina al genio della pace, distrutta). Eseguì anche alcuni dipinti su committenza religiosa (Il Battesimo di Cristo, 1800, Parma, chiesa di Quartarola) e opere di tema mitologico (Ebe e l'Aquila, 1803, Parma, Galleria Nazionale).

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