Bianchi Gaetano*
Firenze 1819 - 1892
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove nel 1843 partecipò al concorso triennale con il disegno I Fiorentini offrono al Battistero, al ritorno da Campaldino, le spoglie del vescovo di Arezzo. Come restauratore di affreschi, dal 1849 al 1852 lavorò al chiostro Verde di Santa Maria Novella, tra il 1852 e il 1853 restaurò il ciclo giottesco nella cappella Bardi in Santa Croce e dal 1858 al 1861 quello di Piero della Francesca nella chiesa di San Francesco ad Arezzo. In sintonia col gusto del tempo, si dedicò alla decorazione in stile neogotico di palazzi e castelli a Firenze e dintorni: eseguì le decorazioni del Bargello, di Orsanmichele, del castello di Vincigliata; i fregi della sala del Consiglio in Palazzo Vecchio (1871) e gli ornati della casa-museo Stibbert a Firenze. Frequentatore del Caffè Michelangiolo, ove lasciò un Ritratto di Michelangelo a fresco (1852), fu ritratto da diversi artisti del suo tempo, quali S. Ussi, A. Ciseri, A. Tricca.