Bianchi Damaso*
Bari 1861 - 1935
Laureato in economia e poi impiegato in banca iniziò, tra il 1883 e il 1888, a collaborare al giornale umoristico Fra Melitone, esperienza che Io indusse a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Roma per conseguire un'adeguata preparazione artistica. Terminati gli studi, ottenne una menzione per Marina - Solitudine, presentato a Roma nel 1893. Tornato a Bari, con la sua attività contribuì, insieme a E. Castellaneta e F. Romano, alla formazione della scuola di paesaggismo regionale interpretando i motivi della valle d'Itria e della Selva di Fasano. Accanto alle vedute pugliesi, severe e malinconiche, riprodusse angoli e scorci di Bari vecchia, talvolta avvalendosi dell'ausilio della fotografia. Frutto di viaggi i soggetti di altre opere come Pineta di Pescara (esposta a Roma nel 1902), Jung Frau (esposta a Milano nel 1906), due Impressioni veneziane (presentate a Roma nel 1907).