Bensa Francesco *
Attivo a Firenze fra il 1856 e il 1880
Originario di Nizza e talvolta identificato con il francese François Bensa, anch'egli nizzardo e nato nel 1811, fu partecipe, insieme a Giuseppe, Carlo e probabilmente Ernesto, di un atelier familiare, come parrebbero indicare le date e i soggetti delle opere apparse alle esposizioni italiane. Attivo dalla metà del secolo a Firenze, qui Francesco presentava nel 1856 numerosi studi di paesaggio, sia d'invenzione sia dal vero (Studio di massi, Paese composto dal vero, Paese di composizione) e acquerelli in cartelle firmate con Giuseppe Bensa; insieme a lui dovette compiere diversi viaggi documentati dai soggetti dei dipinti presentati alle esposizioni (Veduta dell’Alvernia, 1862; La Tomba di Virgilio a Posillipo, Il Tempio di Vesta a Tivoli, Il lago di Brienz, 1865; Convento di S. Rosalia sul Monte del Pellegrino, 1866). Viene ricordato anche come inventore di una tecnica pittorica: la “pelle cromia”.