Belloni Giorgio *
Codogno (Milano) 1861 - Azzano di Mezzegra (Como) 1944
Dopo la formazione presso l'Accademia di Brera alla scuola di G. Bertini, si trasferì nel 1881 a Verona, ove si dedicò a studi di paesaggio dal vero ritraendo, tra il 1883 e il 1884, soprattutto marine veneziane. Prima di stabilirsi a Milano nel 1890, soggiornò a Pavia dove strinse amicizia con G. Mentessi e E Carcano; l'influenza di quest’ultimo lo avviò a un linguaggio luminoso e vibrante, con il quale descrisse i volti mutevoli della natura. Intensissima la sua attività espositiva: presente dal 1879 alle mostre braidensi, dal 1895 partecipò anche alle biennali veneziane: qui nel 1907 comparve una delle sue opere di maggior impegno, Splendori alpestri (coll. privata), mentre nell'edizione del 1814 gli veniva dedicata una rassegna personale. Nel 1918 ottenne il premio Principe Umberto per Visione di pace (Milano, Galleria d’Arte Moderna), opera che apre alla forza simbolica dei paesaggi successivi (Fine serena, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).