Bellati Filippo*
Attivo a Milano fra il 1800 e il 1844
La ricostruzione della personalità artistica del pittore è soprattutto affidata al gruppo di nove ritratti eseguiti per la Galleria dei Benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano. Dal Giovanni Maria Grancini del 1806 sino all'Ignazio Lomeni del 1838, l'artista gradatamente abbandonava le atmosfere settecentesche, riferibili all’influenza di A. F. Biondi, per recepire, con la ricerca di una forma più nitida e sostenuta, il fascino di A. Appiani. L'apertura a istanze neoclassiche che appare compiuta nel Michele Orsi del 1819 dovette probabilmente riguardare l'intera attività dell’artista, documentata anche da un dipinto di soggetto storico presentato all’Esposizione di Brera del 1827, e da due tele dedicate a Venere e Amore, esposte alla mostra braidense del 1834.