Bechi Luigi *
Firenze 1830 - 1919
Allievo dal 1843 di G. Bezzuoli e di E. Pollastrini all'Accademia di Firenze, esordiva alla Promotrice del 1853 con Cristoforo Colombo alla Rabida. Ai temi di soggetto storico-letterario fu legato anche nelle opere esposte negli anni seguenti (Michelangelo che veglia il servo Urbino, 1855; Cimabue vede Giotto che disegna la pecora, 1858; Agar ripudiata da Abramo, 1862). Legato d'amicizia con il gruppo del Caffè Michelangiolo, nel 1855 visitava, con altri artisti fiorentini, l’Esposizione di Parigi. Nel 1859 combattè nella guerra d’Indipendenza e partecipò al concorso Ricasoli nella sezione “episodi militari” con II marchese Faldini salva la vita al colonnello de Sonnaz a Montebello (Firenze Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), per il quale ottenne l’allogazione nel 1860. Sul tema risorgimentale tornò con Allarme di zuavi al levar del sole, esposto alla Promotrice del 1861. A questo periodo risalgono le prime esperienze di pittura dal vero, a Castiglioncello, dove fu ospite, a più riprese, di D. Martelli (Renaiolo a Castiglioncello, coll. privata). Dopo il 1870 si volse alla pittura di genere (Le gioie materne, 1875) prediligendo i soggetti infantili.