Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Barucco Felice *

BARUCCO FELICE
Torino 1830 - Valperga (Torino) 1906
Giovanissimo, frequentò l’Accademia Albertina di Torino completando gli studi a Roma nei primi anni '50. Dal 1847 partecipò alle esposizioni della Promotrice di Torino con opere di soggetto storico e letterario, ap-prezzate dai critici e gradite agli ambienti ufficiali: nel 1854 Vittorio Emanuele II acquistò la Pia de' Tolomei e nel 1855 il Dante scrive la Divina Commedia, mentre il Ministero dell’interno nel 1856 si assicurava la Isabella Orsini e Lelio Torelli. Dall'inizio degli anni '60 si affermò anche come ritrattista presso la corte (Vittorio Emanuele II, 1859, Pavia, Museo Civico; ritratti post mortem di Maria Adelaide e di Ferdinando duca di Genova, 1861 e 1862, Torino, castello di Racconigi) e inviò alle esposizioni, oltre ai ritratti, quadri di soggetto agreste (La spigolatrice, 1866, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna) o di genere (La falsa modestia, Firenze 1861; Disposta a cedere, Genova 1869) e dipinti sacri (La predicazione di san Giovanni - per la chiesa di Torre Valgorrera, Torino 1869). Tra 1863 e il 1866 soggiornò a Londra dove espose alla Royal Academy. Tentò la pittura su ceramica (opere presentate a Torino nel 1879); trascorse gli ultimi anni nel Canavese svolgendo attività di frescante e dedicandosi a opere filantropiche.
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