Barison Giuseppe *
Trieste 1853 - 1931
Figlio di un commerciante di carni, iniziò la sua formazione artistica a Trieste grazie all’appoggio di una protettrice appartenente alla famiglia De Rin, che lo fece entrare alla scuola di disegno di K. Haase. Passato nel 1872 all’Accademia di Belle Arti di Vienna, fu allievo di K. von Blaas e del ritrattista R. von Engerth, del quale subì un forte influsso. Fino al 1878 rimase nella capitale austriaca dove eseguì Isabella Orsini e il suo paggio (1877, Trieste, Museo Revoltella). Dal 1880 al 1882, grazie a una borsa di studio, soggiornò a Roma per spostarsi poi a Venezia, dove restò fino al 1887: qui affrontò la pittura di genere, con vedute dei campielli di Venezia e scene di mercato, trattati con minuziosa attenzione descrittiva (Pescivendolo, esposto a Genova nel 1883; Pescheria di Rialto, esposto a Venezia nel 1887). In quegli anni fu presente alle Esposizioni di Genova (1882, 1884, 1885), di Milano (1882-1885,1887) e di Firenze (1885). Ritornato a Trieste riprese intensi contatti con l’ambiente artistico tedesco partecipando assiduamente, dal 1888 al 1909, alle rassegne annuali organizzate nel Glasspalast di Monaco di Baviera. Nella produzione di ritratti degli anni ’90 (Ritratto di vecchia signora, 1890, Trieste, Museo Revoltella; Nelly, 1894, coll. privata), dove raggiunse esiti atutonomi quanto notevoli di intensità, raffigurò anche personaggi del mondo polititico e finanziario della sua città (Salomone de Parente, 1891, Trieste, Camera di Commercio). Nel 1911 vinse il concorso bandito dalla Cassa di Risparmio di Trieste per la decorazione della sede centrale, e rappresentò in due grandi pannelli le figurazioni allegoriche dell’edilizia e del commercio (I costruttori, I mercanti).