Barabino Angelo *
Tortona (Alessandria) 1883 - Milano 1950
Studiò a Milano all'Accademia di Brera fino all’incontro, avvenuto intorno al 1903, con G. Pellizza da Volpedo. Di lui divenne allievo, frequentando lo studio del maestro fino alla morte di questi, nel 1907. Furono anni determinanti nella formazione dell'artista, che di Pellizza adottò il Divisionismo e le intenzioni sociali. In tal senso appaiono significative le opere di questo periodo: I miei morti (esposto a Firenze nel 1906), Fiori selvatici (Tortona, coll. Torriglia), L'annegato (1909, Tortona, coll. B. Barabino), Pioppi a Scrivia (1913, coll. privata).