Bacigalupo (Bacigalupi) Giuseppe*
Piandeipreti, Tribogna (Genova) 1744 - Genova 1821
Allievo dell'Accademia Ligustica di Genova, esordì con alcune opere religiose per chiese piemontesi e liguri, documentate, ma di cui si è persa traccia. Nel 1772, grazie al mecenatismo del marchese G. Gentile, poté studiare a Roma con C. e I. Unterberger, alternando la pittura di figura a quella di paesaggio; sempre a Roma ebbe modo di conoscere la lezione di N. Poussin, C. Lorrain e del Domenichino; entrò in contatto con P. Batoni, R. Mengs e con il paesaggista F. De Capo, che accompagnò a Napoli nel 1777. Rientrato a Genova, vi si affermò soprattutto come paesaggista, coltivando in parallelo diverse tecniche: affresco, encausto, disegno e miniatura. Nel 1792 fu nominato accademico di merito della Ligustica (che ne conserva ancora un Paesaggio con pescatori); in tale sede, dal 1806 al 1809, fu direttore della scuola di ornato. Colpito da cecità, fece completare alcuni quadri dalla figlia Rosa, sua allieva. Della vasta produzione ricordata dalle fonti restano, per lo più in collezioni private, poche opere che documentano un paesaggismo ancora legato alla pittura secentesca (sei Storie mitologiche eseguite per G. F. Durazzo nel 1790, Genova, Palazzo Durazzo Pallavicini); è invece esempio dell'adesione a un vedutismo analitico di tipo neoclassico il noto Episodio di reazione ai fatti giacobini del 1797 (coll. Cassa di Risparmio di Genova e Imperia).