Arcioni Enrico*
Spoleto (Perugia) 1875 - Roma 1954
Dopo aver frequentato a Roma l’Accademia di Belle Arti, passò a studiare a Parigi dove maturò una particolare predilezione per il ritratto, genere al quale si voterà, con larghi consensi, durante tutta la sua lunga carriera. Trasferitosi nel 1900 a Pietroburgo, fu apprezzato interprete dei fasti dell’aristocrazia russa, divenendo consigliere artistico alla corte di Nicola II. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre si stabilì a Venezia, poi a Milano e infine a Roma. Qui, nello studio di via Margutta, si dedicò anche all’incisione, tecnica nella quale tradusse molti dei suoi ritratti (Ritratto del Duca degli Abruzzi, Ritratto di Benedetto XV), e diede vita al 'Gruppo romano artisti incisori’.