Tommasi Lodovico *
TOMMASI LODOVICO
Livorno 1866 - Firenze 1941
Fratello di Angiolo, e cugino di Adolfo, accompagnò presto l'interesse per la musica, che studiò presso il Conservatorio fiorentino, a quello per la pittura, praticata sotto l’influenza di S. Lega, ospite amato della sua villa a Bellariva, presso Firenze. Esordì alla Promotrice fiorentina del 1884 con uno Studio dal vero e altri studi presentò alle successive mostre fiorentine. Cominciò a frequentare Torre del Lago presso Lucca, gravitando nell'ambiente culturale ricco di sollecitazioni riunito intorno a G. Puccini e si accostò all'esperienza divisionista sull'esempio della pittura di P. Nomellini (Inverno- Paesaggio, esposto a Milano nel 1894; Notti umane, esposto alla Biennale di Venezia nel 1895). La sua presenza alle mostre si fece assidua e contemporaneamente la sua ricerca approdò a espressioni intensamente vitaliste, fondate sull’esaltazione dei colori, nell’intensità della luce mediterranea. Aderì al gruppo Giovane Etruria e con questo espose a Milano nel 1902. Nel 1905 decorò con altri artisti le sale dell’Esposizione d’Arte Toscana presso la vecchia Promotrice fiorentina.
Livorno 1866 - Firenze 1941
Fratello di Angiolo, e cugino di Adolfo, accompagnò presto l'interesse per la musica, che studiò presso il Conservatorio fiorentino, a quello per la pittura, praticata sotto l’influenza di S. Lega, ospite amato della sua villa a Bellariva, presso Firenze. Esordì alla Promotrice fiorentina del 1884 con uno Studio dal vero e altri studi presentò alle successive mostre fiorentine. Cominciò a frequentare Torre del Lago presso Lucca, gravitando nell'ambiente culturale ricco di sollecitazioni riunito intorno a G. Puccini e si accostò all'esperienza divisionista sull'esempio della pittura di P. Nomellini (Inverno- Paesaggio, esposto a Milano nel 1894; Notti umane, esposto alla Biennale di Venezia nel 1895). La sua presenza alle mostre si fece assidua e contemporaneamente la sua ricerca approdò a espressioni intensamente vitaliste, fondate sull’esaltazione dei colori, nell’intensità della luce mediterranea. Aderì al gruppo Giovane Etruria e con questo espose a Milano nel 1902. Nel 1905 decorò con altri artisti le sale dell’Esposizione d’Arte Toscana presso la vecchia Promotrice fiorentina.