Salfi Enrico*
SALFI ENRICO
Cosenza 1857 - 1935
Tra il 1876 e il 1879 studiò all’Accademia di Napoli sotto la guida di D. Morelli, V. Marinelli, R. Postiglione e A. Mazzia. Dopo un primo avvicinamento alla corrente verista s’inserì, sull'esempio di Morelli, nel filone della pittura neopompeiana, arricchendone i temi alla luce degli studi umanistici compiuti a Cosenza, che in seguito lo portarono a maggiori impegni nei campi museale e della tutela artistica. Alle prime opere improntate a quell'indirizzo (I parassiti postulanti, 1880, coll. privata) seguirono Venditore di anfore a Pom-pei (Milano, Galleria d’Arte Moderna) e Licet? (Napoli, amministrazione provinciale), dove la pastosità del tocco è evidenziata da un suggestivo impianto luministico. Vicine agli esempi morelliani appaiono anche le sue opere di tema biblico (versioni del Cristo deriso, 1877-1878 e 1930-1935, coll. privata). A Napoli espose dal 1880 al 1890 e fu presente alle mostre di Torino (1884, Le maghe) e di Roma (1886; 1887, Alle nozze).
Cosenza 1857 - 1935
Tra il 1876 e il 1879 studiò all’Accademia di Napoli sotto la guida di D. Morelli, V. Marinelli, R. Postiglione e A. Mazzia. Dopo un primo avvicinamento alla corrente verista s’inserì, sull'esempio di Morelli, nel filone della pittura neopompeiana, arricchendone i temi alla luce degli studi umanistici compiuti a Cosenza, che in seguito lo portarono a maggiori impegni nei campi museale e della tutela artistica. Alle prime opere improntate a quell'indirizzo (I parassiti postulanti, 1880, coll. privata) seguirono Venditore di anfore a Pom-pei (Milano, Galleria d’Arte Moderna) e Licet? (Napoli, amministrazione provinciale), dove la pastosità del tocco è evidenziata da un suggestivo impianto luministico. Vicine agli esempi morelliani appaiono anche le sue opere di tema biblico (versioni del Cristo deriso, 1877-1878 e 1930-1935, coll. privata). A Napoli espose dal 1880 al 1890 e fu presente alle mostre di Torino (1884, Le maghe) e di Roma (1886; 1887, Alle nozze).