Salazaro Demetrio*
SALAZARO DEMETRIO
Reggio di Calabria 1822 - Pozzuoli (Napoli) 1882
Nel 1840 si trasferì a Napoli, dove studiò con F. Oliva e in seguito all'Accademia di Belle Arti. Esiliato dopo i moti del 1848, poté tornare a Napoli solo nel 1860. Avvalendosi di tecniche diverse, dipinse quadri di storia, scene di genere e soprattutto ritratti (Autoritratto, 1845, e Ritratto della moglie Dora, 1856, Reggio di Calabria, Museo Nazionale). Espose fra l'altro a Napoli, dal 1843 al 1863 (1863, La leggitrice; La suonatrice), a Genova (1855, Un raggio di speranza, Il proprio ritratto) e a Firenze (1858, La dama delle camelie, Ritratto virile). A partire dagli anni '60 abbondonò quasi del tutto la pittura in favore degli studi storico-artistici. La moglie, Dora Calcutt Macnamara (Galway, Irlanda, 1820 - Torre del Greco, Napoli, 1883), fu abile pastellista, soprattutto nei ritratti: la morbidezza delle velature, derivatale dalle esperienze pittoriche legate a un soggiorno giovanile a Parigi, la fece apprezzare dalla critica contemporanea (Ritratto di Demetrio Salazar, 1856, Reggio di Calabria, Museo Nazionale). Partecipò alle esposizioni di Genova (1855- 1856), Torino (1856), Firenze (1858) e Napoli (1859-1881).
Reggio di Calabria 1822 - Pozzuoli (Napoli) 1882
Nel 1840 si trasferì a Napoli, dove studiò con F. Oliva e in seguito all'Accademia di Belle Arti. Esiliato dopo i moti del 1848, poté tornare a Napoli solo nel 1860. Avvalendosi di tecniche diverse, dipinse quadri di storia, scene di genere e soprattutto ritratti (Autoritratto, 1845, e Ritratto della moglie Dora, 1856, Reggio di Calabria, Museo Nazionale). Espose fra l'altro a Napoli, dal 1843 al 1863 (1863, La leggitrice; La suonatrice), a Genova (1855, Un raggio di speranza, Il proprio ritratto) e a Firenze (1858, La dama delle camelie, Ritratto virile). A partire dagli anni '60 abbondonò quasi del tutto la pittura in favore degli studi storico-artistici. La moglie, Dora Calcutt Macnamara (Galway, Irlanda, 1820 - Torre del Greco, Napoli, 1883), fu abile pastellista, soprattutto nei ritratti: la morbidezza delle velature, derivatale dalle esperienze pittoriche legate a un soggiorno giovanile a Parigi, la fece apprezzare dalla critica contemporanea (Ritratto di Demetrio Salazar, 1856, Reggio di Calabria, Museo Nazionale). Partecipò alle esposizioni di Genova (1855- 1856), Torino (1856), Firenze (1858) e Napoli (1859-1881).