Perotti Edoardo*
PEROTTI EDOARDO
Torino 1824 - 1870
Studiò a Ginevra, dove fu allievo del paesaggista A. Calame. L'influenza del maestro traspare nei suoi primi dipinti presentati alla Promotrice torinese a partire dal 1846. Espose paesaggi romani e poi vedute di Napoli, di Capri e della Romagna anche alle mostre di Genova, Milano e Firenze (1855, Veduta a Longhez- zo-campagna romana, Veduta di Grotte di Cervaro-campagna romana). Alla pittura a olio affiancò il pastello su grandi dimensioni, l'acquerello e, dagli anni '60, l’uso del carboncino, tecnica più idonea a tradurre la ricerca tonale che caratterizzò l’ultimo decennio della sua attività (Un mattino, 1862, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Partecipò fino al 1870 alle mostre annuali della Promotrice torinese, registrando anche acquisti da parte della famiglia reale. Prese parte all’Esposizione Universale di Parigi del 1855, a quella Nazionale di Firenze del 1861 e alle mostre milanesi (1867, Autunno sulle sponde della Dora, Milano, Galleria d’Arte Moderna). Praticò anche l’incisione e nel 1869 fu tra i soci fondatori della società “L'Acquaforte”.
Torino 1824 - 1870
Studiò a Ginevra, dove fu allievo del paesaggista A. Calame. L'influenza del maestro traspare nei suoi primi dipinti presentati alla Promotrice torinese a partire dal 1846. Espose paesaggi romani e poi vedute di Napoli, di Capri e della Romagna anche alle mostre di Genova, Milano e Firenze (1855, Veduta a Longhez- zo-campagna romana, Veduta di Grotte di Cervaro-campagna romana). Alla pittura a olio affiancò il pastello su grandi dimensioni, l'acquerello e, dagli anni '60, l’uso del carboncino, tecnica più idonea a tradurre la ricerca tonale che caratterizzò l’ultimo decennio della sua attività (Un mattino, 1862, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Partecipò fino al 1870 alle mostre annuali della Promotrice torinese, registrando anche acquisti da parte della famiglia reale. Prese parte all’Esposizione Universale di Parigi del 1855, a quella Nazionale di Firenze del 1861 e alle mostre milanesi (1867, Autunno sulle sponde della Dora, Milano, Galleria d’Arte Moderna). Praticò anche l’incisione e nel 1869 fu tra i soci fondatori della società “L'Acquaforte”.