Pennacchini Domenico *
PENNACCHINI DOMENICO
Roma 1860 - 1917
Formatosi all'Accademia di Belle Arti romana, si dedicò principalmente alla pittura di paesaggio, alla veduta e alla scena di genere, prediligendo le tecniche dell'acquerello e del pastello (Il ritorno al villaggio, esposto a Milano nel 1885). Ebbe un’intensissima attività espositiva con le associazioni romane degli Amatori e Cultori (1886, Un bacio devoto; 1895-1896, Molto le sarà perdonato), degli Acquarellisti (1891, Paesaggi; 1900, Villa Borghese; 1906, Sulla via Appia) e “In Arte Libertas” (dal 1901). Fu presente anche alle mostre di Venezia nel 1887, di Berlino nel 1896 e di San Pietroburgo nel 1902 (Arco di Tito al Foro romano). Suoi paesaggi sono conservati a Roma presso le Gallerie Nazionale e Comunale d’Arte Moderna.
Roma 1860 - 1917
Formatosi all'Accademia di Belle Arti romana, si dedicò principalmente alla pittura di paesaggio, alla veduta e alla scena di genere, prediligendo le tecniche dell'acquerello e del pastello (Il ritorno al villaggio, esposto a Milano nel 1885). Ebbe un’intensissima attività espositiva con le associazioni romane degli Amatori e Cultori (1886, Un bacio devoto; 1895-1896, Molto le sarà perdonato), degli Acquarellisti (1891, Paesaggi; 1900, Villa Borghese; 1906, Sulla via Appia) e “In Arte Libertas” (dal 1901). Fu presente anche alle mostre di Venezia nel 1887, di Berlino nel 1896 e di San Pietroburgo nel 1902 (Arco di Tito al Foro romano). Suoi paesaggi sono conservati a Roma presso le Gallerie Nazionale e Comunale d’Arte Moderna.