Pagliara Attilio *
PAGLIARA ATTILIO
Attivo a Napoli fra il 1851 e il 1889
Esordì in qualità di alunno dell'Accademia di Napoli alla Mostra Borbonica del 1851 con un saggio di disegno. In seguito si misurò con soggetti storico-letterari e scene di genere, presentati alle mostre della Promotrice partenopea: nel 1862 espose La supplica dell'orfanello e Dante, Giotto e Casella; nel 1864 Benvenuto Cellini, apprezzato da F. Netti perché «vigorosamente dipinto»; nel 1867 Francesco de Medici e Bianca Cappello dicono il rosario!!, tema che la critica contemporanea giudicò svolto in modo poco comprensibile. Un discendente del Profeta (esposto a Napoli nel 1881, proprietà della Provincia di Napoli) seguiva il genere di pittura orientalista e neopompeiana affrontato dall'autore fin dagli anni '70 con quadri inviati anche alle mostre di Genova (1874, Offerta a Venere; 1880, Allah! Allah!; 1889, I fiori ai paterni Mani).
Attivo a Napoli fra il 1851 e il 1889
Esordì in qualità di alunno dell'Accademia di Napoli alla Mostra Borbonica del 1851 con un saggio di disegno. In seguito si misurò con soggetti storico-letterari e scene di genere, presentati alle mostre della Promotrice partenopea: nel 1862 espose La supplica dell'orfanello e Dante, Giotto e Casella; nel 1864 Benvenuto Cellini, apprezzato da F. Netti perché «vigorosamente dipinto»; nel 1867 Francesco de Medici e Bianca Cappello dicono il rosario!!, tema che la critica contemporanea giudicò svolto in modo poco comprensibile. Un discendente del Profeta (esposto a Napoli nel 1881, proprietà della Provincia di Napoli) seguiva il genere di pittura orientalista e neopompeiana affrontato dall'autore fin dagli anni '70 con quadri inviati anche alle mostre di Genova (1874, Offerta a Venere; 1880, Allah! Allah!; 1889, I fiori ai paterni Mani).