Nani Napoleone *
NANI NAPOLEONE
Venezia 1841 - Verona 1899
Fu allievo di P. M. Molmenti all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove insegnò in seguito elementi di figura. Nel 1874 si trasferì a Verona per assumere la direzione dell'Accademia Cignaroli. Il dipinto Nello studio (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) documenta il suo interesse per la didattica, la sua abilità luministica e l’attenzione per il naturale. Nella grande tela di soggetto patriottico Daniele Manin e Nicolò Tommaseo portati in trionfo in piazza San Marco, realizzata fra il 1874 e il 1876 per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia (Venezia, Istituto Paolo Sarpi), seppe rendere efficacemente la ricercata verità ottica, attraverso l’impiego della luce radente e l'esaltazione del colore locale. I suoi ritratti e le scene di genere, di un realismo al di fuori delle convenzioni accademiche (Il ciabattino, 1884, Verona, Galleria d’Arte Moderna), furono presentati con successo alle maggiori mostre italiane (Reminescenze, esposto a Genova nel 1872; La posa, Autoritratto, esposti a Napoli nel 1877; Discussione d'un articolo, esposto a Milano nel 1878; La macchina riposa, il cuore lavora, esposto a Venezia nel 1881) e internazionali (Lo studio di un pittore, esposto a Vienna nel 1873; Un giudizio, esposto ad Anversa nel 1885; Il vizio, esposto a Parigi nel 1889).
Venezia 1841 - Verona 1899
Fu allievo di P. M. Molmenti all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove insegnò in seguito elementi di figura. Nel 1874 si trasferì a Verona per assumere la direzione dell'Accademia Cignaroli. Il dipinto Nello studio (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) documenta il suo interesse per la didattica, la sua abilità luministica e l’attenzione per il naturale. Nella grande tela di soggetto patriottico Daniele Manin e Nicolò Tommaseo portati in trionfo in piazza San Marco, realizzata fra il 1874 e il 1876 per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia (Venezia, Istituto Paolo Sarpi), seppe rendere efficacemente la ricercata verità ottica, attraverso l’impiego della luce radente e l'esaltazione del colore locale. I suoi ritratti e le scene di genere, di un realismo al di fuori delle convenzioni accademiche (Il ciabattino, 1884, Verona, Galleria d’Arte Moderna), furono presentati con successo alle maggiori mostre italiane (Reminescenze, esposto a Genova nel 1872; La posa, Autoritratto, esposti a Napoli nel 1877; Discussione d'un articolo, esposto a Milano nel 1878; La macchina riposa, il cuore lavora, esposto a Venezia nel 1881) e internazionali (Lo studio di un pittore, esposto a Vienna nel 1873; Un giudizio, esposto ad Anversa nel 1885; Il vizio, esposto a Parigi nel 1889).