Lorenzone Tommaso *
LORENZONE TOMMASO
Pancalieri (Torino) 1824 - Torino 1901
All'Accademia Albertina di Torino, dove frequentò la Scuola di Pittura e del Nudo diretta da G. B. Biscarra, ricevette una formazione classicista nutrita da riferimenti alla pittura del Seicento bolognese e da tensioni puriste. Presente fra il 1844 e il 1859 alle esposizioni della Promotrice delle Belle Arti di Torino, inizialmente con temi religiosi (1844, San Michele fulmina i demoni), e poi con soggetti storico-letterari (1845, L'ultima ora del rinnegato tra le braccia di Egilda; 1857, Armida si innamora di Rinaldo), scene di genere (1859, L'aura del mattino) e ritratti, per i quali ottenne prestigiose committenze (1853, ritratti del Principe Umberto e di Amedeo duca d'Aosta). Dagli anni '60 tornò a dedicarsi ai temi sacri proponendo, nella decorazione di molte chiese torinesi, immagini devozionali di chiaro intento educativo, aderenti alle esigenze dei nuovi movimenti religiosi (pala dell’altare maggiore, basilica di Santa Maria Ausiliatrice, Torino, 1868).
Pancalieri (Torino) 1824 - Torino 1901
All'Accademia Albertina di Torino, dove frequentò la Scuola di Pittura e del Nudo diretta da G. B. Biscarra, ricevette una formazione classicista nutrita da riferimenti alla pittura del Seicento bolognese e da tensioni puriste. Presente fra il 1844 e il 1859 alle esposizioni della Promotrice delle Belle Arti di Torino, inizialmente con temi religiosi (1844, San Michele fulmina i demoni), e poi con soggetti storico-letterari (1845, L'ultima ora del rinnegato tra le braccia di Egilda; 1857, Armida si innamora di Rinaldo), scene di genere (1859, L'aura del mattino) e ritratti, per i quali ottenne prestigiose committenze (1853, ritratti del Principe Umberto e di Amedeo duca d'Aosta). Dagli anni '60 tornò a dedicarsi ai temi sacri proponendo, nella decorazione di molte chiese torinesi, immagini devozionali di chiaro intento educativo, aderenti alle esigenze dei nuovi movimenti religiosi (pala dell’altare maggiore, basilica di Santa Maria Ausiliatrice, Torino, 1868).