Girondi Raffaele*
GIRONDI RAFFAELE
Barletta (Bari) 1873 - Parigi 1911
Ricevuti i primi insegnamenti di disegno da G. B. Calò, studiò all'Accademia di Belle Arti di Napoli, ottenendo premi e menzioni onorevoli (1893 e 1894). Dal 1901 risiedette a Roma, dove frequentò la Scuola del Nudo. Nel 1904 partecipò all’Esposizione della Società degli Amatori e Cultori (Coro e Studio) e vinse il concorso internazionale di paesaggio indetto dall’Accademia di San Luca con Le Rive dell’Ofanto, legato alla produzione giovanile di G. De Nittis. Vinse poi il concorso Balestra della stessa Accademia (1905) con II pane del perdono, quadro in costume ispirato a I promessi Sposi. Al rientro nella sua città natale, dove visse alcuni anni prima del definitivo trasferimento a Parigi (1909 ca.), eseguì decorazioni e affreschi nelle chiese di Sant'Agostino, di San Cataldo, del Purgatorio e nella cappella del Santissimo della cattedrale. Il Museo Civico di Barletta custodisce un significativo nucleo di suoi lavori: vedute pugliesi, romane, veneziane e parigine, scene di soggetto storico-letterario e alcuni ritratti.
Barletta (Bari) 1873 - Parigi 1911
Ricevuti i primi insegnamenti di disegno da G. B. Calò, studiò all'Accademia di Belle Arti di Napoli, ottenendo premi e menzioni onorevoli (1893 e 1894). Dal 1901 risiedette a Roma, dove frequentò la Scuola del Nudo. Nel 1904 partecipò all’Esposizione della Società degli Amatori e Cultori (Coro e Studio) e vinse il concorso internazionale di paesaggio indetto dall’Accademia di San Luca con Le Rive dell’Ofanto, legato alla produzione giovanile di G. De Nittis. Vinse poi il concorso Balestra della stessa Accademia (1905) con II pane del perdono, quadro in costume ispirato a I promessi Sposi. Al rientro nella sua città natale, dove visse alcuni anni prima del definitivo trasferimento a Parigi (1909 ca.), eseguì decorazioni e affreschi nelle chiese di Sant'Agostino, di San Cataldo, del Purgatorio e nella cappella del Santissimo della cattedrale. Il Museo Civico di Barletta custodisce un significativo nucleo di suoi lavori: vedute pugliesi, romane, veneziane e parigine, scene di soggetto storico-letterario e alcuni ritratti.