Della Chiesa di Benevello Cesare *
DELLA CHIESA DI BENEVELLO CESARE
Saluzzo (Cuneo) 1788 - Torino 1853
Di famiglia nobile, nel 1821 si trasferì per un decennio a studiare a Parigi. Durante il soggiorno nella capitale, importantissimo per la sua formazione, guardò a F. Gérard e studiò la pittura olandese del Seicento. Dipinse paesaggi di ispirazione romantica, quadri storici, religiosi e di genere (Effetto di nebbia al chiarore di luna: cerimonia funebre, 1832 ca., Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna; Preghiera alla Vergine, 1840, basilica di Superga, Torino; Il vescovo di Grenoble presenta al duca Carlo I il giovane Boiardo suo nipote-1485, 1841, Torino, Palazzo Reale). Fu grafico vivace e attendo alle novità dell’illustrazione francese; con l'edizione delle sue opere letterarie fornì un sostanziale contributo all’affermazione della litografia in Piemonte. Amico di M. d'Azeglio e di G. B. De Gubernatis, ebbe un ruolo di primo piano nella politica artistica piemontese quale fondatore, nel 1842, e poi presidente della Società Promotrice di Belle Arti che nei primi anni di attività fu anche ospitata nel suo palazzo. Presente con molte opere alle mostre torinesi, espose anche a Milano (Brera) nel 1837, 1838, e 1839.
Saluzzo (Cuneo) 1788 - Torino 1853
Di famiglia nobile, nel 1821 si trasferì per un decennio a studiare a Parigi. Durante il soggiorno nella capitale, importantissimo per la sua formazione, guardò a F. Gérard e studiò la pittura olandese del Seicento. Dipinse paesaggi di ispirazione romantica, quadri storici, religiosi e di genere (Effetto di nebbia al chiarore di luna: cerimonia funebre, 1832 ca., Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna; Preghiera alla Vergine, 1840, basilica di Superga, Torino; Il vescovo di Grenoble presenta al duca Carlo I il giovane Boiardo suo nipote-1485, 1841, Torino, Palazzo Reale). Fu grafico vivace e attendo alle novità dell’illustrazione francese; con l'edizione delle sue opere letterarie fornì un sostanziale contributo all’affermazione della litografia in Piemonte. Amico di M. d'Azeglio e di G. B. De Gubernatis, ebbe un ruolo di primo piano nella politica artistica piemontese quale fondatore, nel 1842, e poi presidente della Società Promotrice di Belle Arti che nei primi anni di attività fu anche ospitata nel suo palazzo. Presente con molte opere alle mostre torinesi, espose anche a Milano (Brera) nel 1837, 1838, e 1839.