De Cuppis Lusignano *
DE CUPPIS LUSIGNANO
Attivo a Firenze fra il 1861 e il 1880
Figlio, con ogni probabilità, del conte Pompilio, uno studioso di scienze naturali che da Fano si era trasferito a Firenze per motivi politici, dopo il 1821 esordì alla Promotrice fiorentina con vedute di Firenze e dei suoi dintorni (1862, Veduta dei mulini di San Niccolò, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, tema poi ripetuto nel 1864 e nel 1865). Da quel tipo di paesaggio non si discostò più, esponendo con regolarità alle mostre dell’Italia post-unitaria: alle promotrici di Genova e di Torino, e a quelle dell’Accademia di Brera, a Milano. Come non variarono i soggetti, se non in qualche rara occasione (Veduta presso Corte-Corsica, esposto a Genova nel 1876), così non variò il suo stile illustrativo, comunque soffuso di toni evocativi, connessi al repentino e travolgente cambiamento delle città e della campagna, dovuto al progresso.
Attivo a Firenze fra il 1861 e il 1880
Figlio, con ogni probabilità, del conte Pompilio, uno studioso di scienze naturali che da Fano si era trasferito a Firenze per motivi politici, dopo il 1821 esordì alla Promotrice fiorentina con vedute di Firenze e dei suoi dintorni (1862, Veduta dei mulini di San Niccolò, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, tema poi ripetuto nel 1864 e nel 1865). Da quel tipo di paesaggio non si discostò più, esponendo con regolarità alle mostre dell’Italia post-unitaria: alle promotrici di Genova e di Torino, e a quelle dell’Accademia di Brera, a Milano. Come non variarono i soggetti, se non in qualche rara occasione (Veduta presso Corte-Corsica, esposto a Genova nel 1876), così non variò il suo stile illustrativo, comunque soffuso di toni evocativi, connessi al repentino e travolgente cambiamento delle città e della campagna, dovuto al progresso.