Dal Molin Ferenzona Raoul*
DAL MOLIN FERENZONA RAOUL
Livorno 1879 - Firenze 1946
Abbandonò il Collegio Militare di Modena per studiare scultura sotto la guida di E. Ximenes, a Roma. Della contemporanea attività pittorica mise in mostra, nel 1904, presso l'Associazione degli Acquarellisti, diversi studi di paesaggio (Impressioni e Studi), alcuni dei quali presentati anche alla Esposizione degli Amatori e Cultori dello stesso anno, insieme a Estate romana, La preghiera, E’ morta la vacca. Alle rassegne romane degli anni seguenti (1907- 1911) propose altri studi dal vero (1906, Plenilunio estivo) e opere, anche grafiche, d'ispirazione simbolista. Come incisore si dedicò in particolare alla tecnica della puntasecca, con cui elaborava raffinate e fantasiose figurazioni di gusto decadentista: illustrò fra l’altro un’edizione degli Inni Sacri di Manzoni, poesie di Leopardi e di Verlaine.
Livorno 1879 - Firenze 1946
Abbandonò il Collegio Militare di Modena per studiare scultura sotto la guida di E. Ximenes, a Roma. Della contemporanea attività pittorica mise in mostra, nel 1904, presso l'Associazione degli Acquarellisti, diversi studi di paesaggio (Impressioni e Studi), alcuni dei quali presentati anche alla Esposizione degli Amatori e Cultori dello stesso anno, insieme a Estate romana, La preghiera, E’ morta la vacca. Alle rassegne romane degli anni seguenti (1907- 1911) propose altri studi dal vero (1906, Plenilunio estivo) e opere, anche grafiche, d'ispirazione simbolista. Come incisore si dedicò in particolare alla tecnica della puntasecca, con cui elaborava raffinate e fantasiose figurazioni di gusto decadentista: illustrò fra l’altro un’edizione degli Inni Sacri di Manzoni, poesie di Leopardi e di Verlaine.